CANI DA SOCCORSO
Il lavoro svolto dal cane da ricerca per certi aspetti può sembrare complesso, in realtà, se il cane è motivato risulta abbastanza semplice perché sfrutta il suo senso più sviluppato.
La struttura olfattiva del cane è complessa e la sua capacità di percepire l’ambiente esterno lo influenza fisiologicamente ed emotivamente.
Il cane è un animale macrosmatico il che significa che la funzione olfattiva supera quella visiva; i ricettori olfattivi sono circa 200 milioni contro i 5 degli umani; la membrana nasale se fosse distesa sarebbe lunga 7 metri contro il mezzo metro di quella umana. Per comprendere le attitudini e le predisposizioni olfattive del cane da ricerca occorre fare due distinzioni: la capacità di intercettare e discernere le particelle odorose disperse nell’aria ( attraverso l’olfatto) e quelle provenienti dal terreno ( attraverso il fiuto). Nel primo caso il cane inala grandi quantità d’aria per cercare di intercettare la fonte dell’emanazione (cono di odore) che si propaga intensa all’origine e rarefatta lontano dalla fonte. Nel secondo caso il cane inala piccole quantità d’aria ma più frequentemente, intercettando la traccia lasciata al passaggio sul suolo, e che nelle soste diventa più intensa.
I fattori che possono influenzare ed ostacolare il lavoro di ricerca sono molti: il vento soprattutto, la pressione atmosferica, le barriere naturali, l’acqua e altro ancora.
Ovviamente come ogni attività il cane viene allenato sul lavoro di ricerca: si diversificano i terreni sui quali lavorare, lo si allena nella durata della ricerca, si generalizza inserendo distrazioni, si cambiano spesso i figuranti e tutto quanto può essere simulato per dare maggiore esperienza al cane. Oltre alla ricerca il cane viene anche allenato con esercizi di “palestra”: attrezzature costituite da ostacoli da superare, barriere, salti, scale, superfici varie.
Per ultimo, non per importanza ovviamente, esercizi di obbedienza perché è impensabile avere un buon cane da ricerca fuori controllo!
PET THERAPY
La pet therapy, o zoo terapia è una terapia che sfrutta i benefici che gli animali hanno sugli esseri umani.
Gli obiettivi delle pet therapy sono finalizzati al miglioramento delle condizioni fisiche, sociali ed emotive delle persone sotto terapia la cui prescrizione necessita della presenza di una équipe multidisciplinare, a seconda del paziente e della patologia da trattare.
L’attività terapeutica puo:
- Migliorare e/o incrementare l’interazione verbale e l’elaborazione del linguaggio, l’attenzione e la concentrazione.
- Aumentare la fiducia, l’autostima, la sicurezza in se stessi.
- Riduce l’ansia e la solitudine.
- Migliora i concetti cognitivi e la memoria a breve e lungo termine.
- Serve ad aiutare nel movimento fisico a misura delle possibilità del disabile.
- Aiutare ad apprendere ed interiorizzare il senso di responsabilità.
- Fungere da valvola di sfogo emotivo.
- Aumentare le capacità fisiche e motorie.
Ed è consigliata per:
- Isolamento, solitudine , malinconia, depressione.
- Inibizioni, difficoltà relazionali e di comunicazione. Stress,conflittualità,comportamenti violenti.
- Malattie neurologiche ( morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, demenza, paralisi cerebrale, ictus ecc….).
- Disordini dello sviluppo (sindrome di Down,autismo,ecc..).
- Patologie cardiovascolari.
- Disturbi psichiatrici.
I cani utilizzati in questa attività devono essere socievoli, devono essere educati ed addestrati a rispondere prontamente ai segnali, sono cani che devono amare il contatto con le persone e devono essere molto pazienti.
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